Rivolta d'Adda deriva dalla composizione di Ripa-alta, a cui viene aggiunto il nome del fiume. Le prime documentazioni storiche su Rivolta d'Adda risalgono a un documento del 1090. In questo periodo veniva costruita la basilica di santa Maria e san Sigismondo. Dopo la pace di Costanza, nel 1186, Federico I consegnò Rivolta e il suo contado alla giurisdizione di Milano, ma dal punto di vista religioso rimase legata a Cremona. Nel 1300 passa al dominio visconteo. Dalla metà del XV secolo il territorio fu scenario degli scontri tra Milano e Venezia. Il passaggio dell’Adda e la conquista dei paesi sulle opposte rive del fiume furono momenti tra i più drammatici della battaglia di Agnadello che il 14 maggio 1509 insanguinò le terre della Geradadda. I francesi, guidati da Luigi XII occuparono Rivolta, distruggendo le abitazioni. I veneziani subirono una pesante sconfitta, ponendo fine alla sua espansione. Tra il 1629 e il 1630 la peste fece più di 400 vittime. Nel 1705 il paese passò all'Austria e nel 1796 il borgo passò al regno Lombardo-Veneto.
Nell'ultimo secolo ci sono state molte vittime: i caduti della prima guerra mondiale sono stati più di 100, mentre nel secondo conflitto 80 non sono più tornati. Il secondo '900 ha visto un periodo di pace e di benessere economico. La campagna si è spopolata, le nuove generazioni hanno trovato occupazione nelle fabbriche milanesi. Negli ultimi decenni non si registrano cambiamenti significativi rispetto al numero degli abitanti e per quel che riguarda, in generale, le trasformazioni ambientali.