Sant'Alberto

La chiesa di Sant'Alberto Quadrelli viene edificata nel 1731, probabilmente nel luogo dove si trovava la casa della famiglia, come sembra confermare l'epigrafe in latino posta sulla facciata: questo tempio è dove ci fu, una volta, la casa. Un elemento di curiosità è il campanile a base triangolare, oltre al pozzo presente sulla facciata, a sinistra del portone di ingresso, che si pensa fosse usato dai Quadrelli stessi. A destra, invece, si trova un ossario che conteneva due teschi di vittime della peste manzoniana del 1630. Internamente la chiesa è a navata unica con due cappelle laterali, una è dedicata a Sant'Antonio da Padova e ospita il simulacro del Santo recuperato da una chiesetta a lui dedicata andata distrutta dall'inondazione dell'adda del 1747, l'altra è dedicata a Santa Lucia. Sopra all'altare maggiore si trova, in un'urna, l'osso della tibia di Sant'Alberto, ceduto dai lodigiani e portato a Rivolta nell'aprile del 1856. Gli affreschi, realizzati dal pittore Guglielmo Beltrami, rappresentano le virtù del Santo: nel presbiterio, in alto a sinistra, la carità verso i poveri, a destra, la fedeltà alla dottrina della Chiesa; sopra l'altare viene raffigurato il suo potere di intercessione tra Cristo e i fedeli. Sul soffitto della navata vi è la gloria raggiunta con la santità della vita.